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Pesanti, opachi, facili a sporcarsi e addirittura spesso maleodoranti verrebbe voglia di lavarli tutti i giorni per non sentirsi sempre con la testa in disordine. Invece, per non peggiorare ulteriormente la situazione, i capelli grassi devono essere trattati con dolcezza, procedendo per gradi, in modo da correggere il loro difetto senza irritare la cute, disidratare troppo le punte o addirittura aggravare ulteriormente il fenomeno; infatti, per una legge di compensazione, più si sgrassa il cuoio capelluto, più le ghiandole sebacee sono indotte a produrre sebo e i capelli si ungono ancora più rapidamente. Con il risultato che le punte tenderanno a diventare sempre più secche e le radici sempre più grasse. Come avviene su tutte le altre parti del corpo, ogni ghiandola sebacea annessa al follicolo pilifero ha lo scopo di produrre una sostanza grassa, il sebo appunto, che svolge un’importante azione protettiva nei confronti degli agenti esterni. In pratica, se non ci fosse il sebo, i capelli rimanendo senza le difese necessarie (manto idro-lipidico naturale), diventerebbero presto così aridi da spezzarsi al primo trauma e sarebbero terreno di facile conquista per molti microrganismi nemici. Gli ormoni più comunemente chiamati in causa nello sviluppo della seborrea sono com’è noto, gli androgeni, presenti non solo nel sesso maschile ma anche in quello femminile anche se in quantità inferiore. I principali androgeni circolanti nell’uomo sono il testosterone, il diidrotestosterone, il delta-4-androstenedione, gli alfa e beta androstenedioli. Nelle cellule sebacee l’ormone più importante è il diidrotestosterone, che grazie all’interazione con recettori intracellulari, consente un’accelerazione del ritmo mitotico e quindi conduce ad un aumento della produzione di sebo. Inoltre l’attività delle cellule sebacee è legata oltre che alla distruzione dell’Enzima -5 -alfa -reduttasi e all’azione degli ormoni androgeni, anche da fattori ereditari. Le cause che possono condurre all’anomalia della seborrea sono quindi molteplici sia a carattere esterno che interno. Per facilitare la diagnosi di un capello grasso è sufficiente prestare attenzione a semplici ma significativi segnali d’allarme: ANALISI DELLA CUTE - sulla cute è visibile la presenza di grasso; - la cute si presenta arrossata in alcune zone; - si sviluppa cattivo odore in seguito all’alterazione del sebo. ANALISI DEL CAPELLO - i capelli si presentano untuosi, opachi, e più scuri del colore naturale, soprattutto se bagnati. - i capelli non hanno volume e tendono a dividersi in ciocche. - l’acconciatura non risulta compatta; - la lunghezza è unta ma le punte sono sfibrate e secche. Chi viene colpito da tale problema, deve consultare il proprio parrucchiere di fiducia (in veri e propri casi di dermatite seborroica grave associata a dolore cutaneo è consigliato consultare il dermatologo), che dopo un’accurata ed attenta diagnosi consiglierà il trattamento più adeguato a seconda del tipo di seborrea da curare, se “fluente” o “cerosa”. La Seborrea Fluente si manifesta con cute grassa e capelli grassi, mentre la Seborrea Cerosa presenta cute grassa, ma lunghezze e punte secche e sfibrate. La prima viene solitamente trattata con prodotti specifici per i capelli grassi, la seconda associa solitamente prodotti specifici sebonormalizzanti con prodotti idratanti.