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Cambiare il colore dei capelli è oggi un’abitudine molto diffusa. Il mercato dei prodotti di colorazione e decolorazione è in costante ascesa e sono sempre di più le donne (ma anche gli uomini) che ricorrono alle tinture, siano esse permanenti, semi-permanenti o temporanee. Di queste tre, le ultime due colorano il capello per semplice deposito di pigmenti colorati sulla superficie, non necessitano di acqua ossigenata, resistono a pochi lavaggi e hanno, quindi, carattere transitorio.Le tinture permanenti, invece, sviluppano il colore con una vera e propria reazione chimica promossa dall’acqua ossigenata e dagli alcali in esse presenti. Il colore, grazie a questo speciale processo, risulta intrappolato nel fusto e non viene eliminato con il lavaggio. Tuttavia l’azione combinata di ossigeno e ammoniaca provoca alterazioni alla struttura cheratinica come apertura delle squame e indebolimento ma anche sviluppo di radicali liberi responsabili della degradazione delle proteine e degli stessi pigmenti coloranti con conseguente perdita di lucentezza e corpo e sbiadimento del colore. Un trattamento destinato a capelli colorati deve prefiggersi due scopi: 1) mantenere intatta la superficie del capello sia richiudendo le squame rialzate dall’applicazione di una tintura permanente sia proteggendolo dagli agenti esterni con un efficace film protettivo; 2) contrastare le reazioni indotte dalla presenza di radicali liberi al fine di preservare da un lato le strutture proteiche del capello quindi la sua integrità e dall’altro i pigmenti coloranti per mantenere la tinta più brillante e più duratura.